lunedì 30 dicembre 2013

La bufera






Il chierichetto nano Rosario Villa e il pittore maledetto Sirocchi entrarono, in una notte di bufera, nel refettorio della chiesina di Mariano parrocchia di don Ciabbattilocchi. In una caffettiera d'argento gigante, all'interno di un tinello, era nascosto il maggiordomo del prete chiamato Ossoostia, dai baffi a spillo, mentre il vento era un ladrone che bussava dando colpi alla porta della chiesina, Villa il nano vide nella cantina un topone vestito da cocotte con una veste tutta pizzi e ricami.
Su una carrozza arrivarono il nonno nasone pittore Sirocchi, ottimo sniffatore di formaggio, il don chiamato Favoloso Fasoione detto il Fagiolone, il don chiamato Salmone Responsoriale e il chierichetto chiamato Salelame, tutti inzaccherati sotto la tempesta d'acqua.
Nella notte di lampi e di tuoni dormirono tutti nella canonica su dei materassi spessoni perché guarniti di puzzolone gonfie ed imbalsamate dai peli color banane marce o colore dei ricci di castagne, appoggiando la testa su dei cuscini color porpora, a forma di vissolone. A notte fonda arrivò il diavolo a rubare le nevole di don Rossetto Entrenousio e un altro topolino chiamato Antelamillo, con voce nasale da antico formaggiaio parmigiano, che entrava ed usciva dalle narici del nasone pittore Sirocchi, visitando i sentieri gangliati del suo stomaco, spifferò di un ladro nella chiesa, ma inascoltato si era preso una ciabattata. All'alba era finita la buriana e a mezzogiorno tutti erano seduti ad un frattino pacchiano e plastificato a mangiare pesciolini fritti a forma di Madonnini e pescati nel canalone di campagna vicino alla chiesa.

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