Nel
1938 Vito, mio nonno, a quell'epoca ragazzo, partecipò e vinse
una gara di biciclette nelle strade del paese di San Secondo. Villa
il nano era sopra un'ammiraglia che seguiva la corsa insieme a un
vecchio che con voce da salamone, parlando in un megafono a forma di
carrè di spalla cotta rosa, faceva la cronaca della corsa.
Nel
1940 Vito partì per la guerra, destinazione il deserto di El
Alamen, e mentre preparavano le trincee per il combattimento tra gli
italiani e gli inglesi, alcuni africani che volevano impedire ciò
ingenuamente e comicamente furono bastardamente mitragliati ed
imbossolati da alcuni soldati inglesi. In ricordo di uno degli
africani chiamato Mustafà, mio nonno, più tardi,
tornato dalla guerra, soprannominò con quel nome il suo
barboncino nero.
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