Villa
il nano in uno di quei giorni di Natale era stato a casa del pittore
Sirocchi che in un pentolone arancione faceva bollire un topo lesso,
la cui polpa era di carne di manzo, e lui e il pittore sorbirono il
brodo ricavato dal balzano lesso con cucchiai dal manico a forma di
volti di barbieri con la lingua fuori chiamati il Paride, il
Melaniabuona, il Forforetta ed Alidosi tutti succedutisi nella
barberia di Piazza della Steccata.
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