In
un cottage a forma di ippogrifo di un quartiere di villine di New
York, David Leavitt, scrittore americano dalla cravatta cucita a
forma di chiavona del Vaticano, aveva indetto un party gay per solo
sodomiti tra i quali c'erano gli italoamericani Italo Caciotta, Jack
Malto, Bucati Maccheroni e Crassiumo Mortadella.
In
quella occasione mangiavano hamburger a forma di buldog e c'erano
delle penne alla pommarola, condite con piselli che suonavano canzoni
veraci italiane come “L'italiano”, “O sole mio” e “Volare”
perché al loro interno c'erano delle microscopiche microchips
vegetali che le trasmettevano e a contatto con la saliva orale si
spegnevano.
In
un altro cottage americano a forma di torta meringata, perciò
dall'intonaco color panna montata, ci fu un altro festino gay. Il
cuoco italiano panzone chiamato Maialcrassodi Leondor preparava a
tutti gli invitati dei tortellini bolognesi alla panna e per dolce un
dessert gigante a forma di Giacomo Leopardi fatto di gelato e tutti
applaudirono il maestro pasticcere quella notte perduta nel tempo in
cui Villa il nano, durante la festa, aveva fatto sesso con i ragazzi
italo americani chiamati Pomodorana, Pizzetta e Basiliconte.
Il
cuoco grassone toltosi dalle asole i bottoni a forma di minuscole
statue della libertà, così svestendosi, era stato il
primo a tuffarsi nella notte d'estate in una piscina illuminata del
giardino della casa.
Nessun commento:
Posta un commento