Rosario
Villa il nano per la notte di carnevale si trovò di fianco al
bambino futuro scrittore Bevilacqua seduto ad assistere a uno
spettacolino di burattini parmigiani quali Sandrone e Fagiolino. Poi
Alberto accompagnò in bicicletta a Mariano il nano e i due sui
velocipedi sembravano due moschini volanti come Coppi e Bartali,
leggeri e veloci come a una tappa notturna del Giro d'Italia.
Nel
paese videro scavalcare il cancello di una villa due ragazzi, certi
Neurospastoni e Alessandroni che poi pisciavano sotto i pini
marittimi sugli aghi depositati dagli alberi del giardino e videro
infine una cimice gigante con le antenne simile e della forma a una
cicogna, dal volo producente un rumore motoresco segnalante l'indole
contro natura dei giovani studenti di filosofia all'università,
i quali entrarono dentro alla villa immensa ed incustodita dai mobili
di legno antico con piedi intagliati a forma di zampa di elefante in
cui volava un'altra cimice a forma di putto minuscolo.
Nessun commento:
Posta un commento