lunedì 30 dicembre 2013

Le due cimici





Rosario Villa il nano per la notte di carnevale si trovò di fianco al bambino futuro scrittore Bevilacqua seduto ad assistere a uno spettacolino di burattini parmigiani quali Sandrone e Fagiolino. Poi Alberto accompagnò in bicicletta a Mariano il nano e i due sui velocipedi sembravano due moschini volanti come Coppi e Bartali, leggeri e veloci come a una tappa notturna del Giro d'Italia.
Nel paese videro scavalcare il cancello di una villa due ragazzi, certi Neurospastoni e Alessandroni che poi pisciavano sotto i pini marittimi sugli aghi depositati dagli alberi del giardino e videro infine una cimice gigante con le antenne simile e della forma a una cicogna, dal volo producente un rumore motoresco segnalante l'indole contro natura dei giovani studenti di filosofia all'università, i quali entrarono dentro alla villa immensa ed incustodita dai mobili di legno antico con piedi intagliati a forma di zampa di elefante in cui volava un'altra cimice a forma di putto minuscolo.

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