A
quell'epoca Villa il nano frequentava l'abitazione dello scrittore
Marcel Proust, il quale gli fece vedere i tappi di sughero
collezionati da bottiglie scolate di Malvasia, Moscato, Spumante Asti
Cinzano, Cabernet e Chianti dal colore e il gusto pacchianucoli di
cui si era servito per rivestire una finestra in modo da cancellare i
rumori del boulevard per scrivere i propri romanzi nel silenzio.
Il
nano Villa con un vecchio amico di Proust, chiamato Spumantello
Frizzicher, un rughbysta detto il Virona, fu nel 1981 a Montecarlo
invitato su uno jacht, profumato perché lucidato con
“Ammoniacal” di proprietà di un certo nobile chiamato
Levriero Bracco Salabaganza dei casini puttaneschi, il quale, con gli
ospiti, guardò il Gran Premio di Montecarlo durante il quale
morì il pilota Gilles Villeneuve al quale dal cervello nella
colluttazione schizzò fuori un fiotto di sangue che disegnò
sull'asfalto color tortora della pista una macchia rossa a forma di
cavallino rampante, simbolo del team Ferrari per il quale correva.
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