martedì 3 dicembre 2013

Il gatto







Una domenica Villa il nano partì con il nano Caledonia Farnesi in automobile alla volta della signorile Torino. Andò alla partita della Juventus di Boniperti dopo avere acquistato un biglietto da un bagarino indiano, di carnagione nero ebano, con la bocca color candito all'arancia e dagli orecchini a forma di ottovolanti minuscoli, luminosi e in movimento ai lobi delle orecchie.
In quella occasione la Juventus vinse e in città ci fu la festa scudetto con dei caroselli di macchine, lungo i corsi del centro tappetati di striscie di moquette d'oro come i corridoi di un grand hotel.
I tifosi correvano sulle loro automobili sventolando il bandierono e schiumando lo spumante fuori dal finestrino, poi i due finirono in un locale notturno nel quale offrirono spumante d'Asti ad una entrenouse di Torino con il nome d'arte Urinatoro, dalle gambe sottilissime come due grissini torinesi.
Nella notte i due, uscendo dal night, tra vomitate di champagne degli altri clienti, dai quali eccheggiavano nel buio le gesta gloriose dello scudetto della squadra bianconera di un giorno perduto nel tempo.
Sull' autostrada, davanti al locale, fu investito e spatassato da un auto che passava da lì un micione sbodenfione dal pelo color pallini gialli di mimosa chiamato il lesbichino o detto Saffo del topo verde fico il quale poi perdette sangue sull'asfalto.

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