giovedì 5 dicembre 2013

La stella cadente



Nelle sera o nelle notti dai fari doppiamente illuminati di luce color mimosa delle automobili, Villa il nano con il nano chiamato Zucca di Cenerentola, camminando o seduto a un bar del centro di Parma, provava un sentimento simile a fuoco bruciato come una stella cadente con la sua fiamma ricamata nel cielo per delle ragazzine graziose, carine e angeli dello stilnovo, le quali passanti si allontanavano nelle galassie del mondo poi perdute per sempre.
Prima di sparire gli ammiccavano gli occhi, sornionamente amorosi, ispirandogli un letto di un albergo come un minuscolo dado dentro cui fare l'amore bevendo un super bollicinato frizzantissimo della valle degli champagne, mangiando tartine con il formaggio con i buchi.

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