lunedì 10 febbraio 2014

Il chierichetto della Steccata






Su un motorino Piaggio, vestita di bomber, con a un dito un anello a forma minuscola di volto del cantante Vasco Rossi, in cui un microchip interno suonava la sua canzone “Alba Chiara”, la ragazza Melania Chiesa arrivò in città per partecipare alla Fiera di San Giuseppe con su la bambina, detta La Carota, dai capelli color carota, e con le efelidi arancioni dello stesso colore sulla pelle.
Salutate da ragazzini tamarri e punk salirono sui veicoli elettrici degli autoscontri urlando del frocichino a Villa il nano, anche lui alla guida di una delle macchinine.
Scorgendo Melania morsicare una mela a Rosario, a Villa il nano venne in mente un masturbatore di lattice a forma di mela verde con cui stimolava, nel greto del Parma, il pene al nano detto Stecchina, un chierichetto della Chiesa della Steccata con il quale, insieme al prostituto chiamato Anogelido Gelati, andavano in una trattoria di Parma a mangiare e bere del lambrusco Grasparossa, in bottiglie di vetro gialle color formaggio parmigiano-reggiano.
In tempo di guerra avevano fatto amicizia con un partigiano di Medesano chiamato Zanetta, il quale aveva delle fibbie alle scarpe a forma di pistole e il soldato comunista poteva sparare ai tedeschi alzando i piedi nelle macchie dei boschi di Varano Marchesi.
Villa il nano durante le notti di quell'epoca girava per le strade sopra un taxi color lambrusco sgargiante e aveva visto a passeggio una sera lo scrittore Delfini, duca di Modena, con la signora bovini, la sua amante, dalla corporatura simile ad uno dei due brassè e vestita con un abito guarnito di piume gialle di canarino.


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