lunedì 10 febbraio 2014

Il sanatorio di Cortina



All'epoca dei fatti Villa il nano era andato a trovare il giovane scrittore Alberto Pincherle ricoverato nel sanatorio di Cortina, dalle cui finestre si vedeva il paese bianco di neve con le piste da sci, a forma di schiena d'asino, sulle quali il nano aveva sciato con il fratello Gastone lì ricoverato per poliomielite.
Nel paesino, minuscolo bignè glassato di neve, la notte davanti la finestra della stanza del mastodontico sanatorio dove Alberto dormiva, Villa il nano fumava una sigaretta dalla brace accesa ed infuocata come un girone del burrato dell'inferno e tutto era bianco meno quel puntino arancino.
Villa il nano raccontava a qualche malato di quando era stato al carnevale di Abbiate Grasso, dove la folla lanciava coriandoli e farina e lui era pieno in faccia di questa roba come un belletto, mangiava dolcetti fritti che gli procuravano il mal di pancia nella merda e già una formella dell' Antelami rosa di marmo di Verona raffigurava su un carro in maschera il grassone Martedì grasso, come un porciolone scrone simile a Buddha e perciò flaccido e cascante di grasso che lanciava sgonfietti ai nani Villa e Cottona con le trombette del carnevale in bocca.




Nessun commento:

Posta un commento