mercoledì 5 marzo 2014

Il giallista








I nani Villa e Imbeporcille erano andati in America. A Cincinnati dentro ad uno stadio di Basball comprarono dall'ambulante chiamato Pold due coscioni giganti di pollo fritto e mastodontico. Le divoravano e poi contenti e felici si assieparono sugli spalti di fianco al culturista chiamato Americo. Finita la partita, su una collinetta color gianduia e trapuntta ai contorni di erba verde pistacchio, a Villa che aveva inculato lì il bodybuilder avevano infilato il profilattico al penino due navicelle robot come extraterrestri a forma di piccoli predidenti Lincolm e Washinghton, mentre i nani chiamati Imbeporcille e Ufoghton ridevano come i matti. Dalla collinetta si vedeva il cottage a forma di scolapasta gigante, intonacato color spaghetti al sugo rosso di pomodoro su fondo bianco, dove dormiva il giallista chiamato Cincinnato nel salotto con una grossa cimice posata sulla guancia. Ufoghton si avvicinò al cottage e bussò e un topo addomesticato dello scrittore e con voce nasale chiese se era il venditore di bricchi di latte, poi si avvicinarono anche gli altri Amrico e Villa il nano e Cincinnato svegliatosi li invitò tutti nel salotto dal lampadario, a forma di volto di Simenon, tirando fuori dal bar un liquorino color giallo delle copertine dei suoi libri, dopodichè Americo prese congedo da loro. Villa ed Imbeporcille e Ufoghton i nani furono ospitati a dormire dal giallista nella stanza degli ospiti, infine mentre Villa il nano si assopiva arrivò una navicella ufo d'argento, a forma di minuscola casa bianca come la residenza giocattolo di Kennedy, al cui interno una suoneria trasmetteva l'inno ameriacano. Villa il nano aprì gli occhi e  quando vide il marchingegno extraterrestrico fuggì. Il nano Ufoghton invece dormicchiava seduto  accanto a una scrivania con la testa appoggiata su un giallo di Cincinnato intitolato "La donna sanguina Ketchup".
   



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