Dentro
lo stadio di Wimbledon, durante la notte, fu ammazzato il giallista
Blood Yellow. Il sangue macchiò il prato erboso di un campo da
tennis dove danzava la pallina come un gigante fiore di mimosa
durante le partite.
Nella
stessa notte un ragazzo frocio, chiamato Elton Piccadilly, con in
testa un cappello a forma di un pollo, simbolo del gagliardetto del
Liverpool calcio, entrò nello stadio vuoto, buio, pieno di
ragnatele come tele di zucchero a velo, a forma minuscola del palazzo
della regina, mosaicate di mosche, in cui volavano dei corvi a forma
di teschi di neo piumati dai becchi nasoni come pellicani.
Raccolse
un capello biondo d'angelo del campione di tennis Bjon Borg e,
messolo tra le sterline custodite nel portafoglio, l'aveva poi
venduto per sei pence a un collezionista di ciocche di capelli di
personaggi famosi a un mercatino a Londra.
Il
ragazzo soleva spesso di notte entrare nello stadio incustodito. Nel
buio aveva anche accarezzato amorosamente le gote a Villa il nano con
un quadrifoglio, erbina a quattro foglie a forma di corona del queen,
sul quale, bagnato dal diluvio della notte, si era prodotto il
fenomeno dell'arcobaleno e perciò era colorato con diversi
colori.
L'inglese,
a Villa il nano, gliel'aveva arrotolato al ditino, Zamponini,
Salamino e Salumellino Gonfietto come un anello. A quell'ora notturna
dei vecchini, intubinati e sbronzi di birre arancioni e nere,
uscivano dal circolo-club interno allo stadio.
Nessun commento:
Posta un commento