giovedì 21 novembre 2013

Il flipper medievale






Una notte, nelle selve nere del fiume Po, il vecchio comico e panzone chiamato Lindello Pretagnoloni, dal nasone come uno zampone, si faceva largo tra le fronde con una lampadina a forma minuscola di città di Las Vegas, piena di insegne microscopiche di locali notturni, per catturare un altro vecchio chiamato Gaibascabassoni e mettergli nel culo un linguone di manzo.
Non riuscendolo a trovare Pretagnoloni ritornava nella piazza di Guastalla dove saliva su un taxi, dalla carrozzeria a forma di anitrone e dai fanali densi di luce, e usciva dal paese ridendo di una partita di calcio tra chierichetti e seminaristi nel campo della parrocchia utilizzando per pallone una vescica gonfiata di maiale.
L'incontro calcistico era arbitrato da un prete chiamato don Pighelline Cicciolede che, in mancanza del fischietto, sulla torre, appartenuta al gran ducato di Guastalla e perciò a forma di stivale bislungo e gigante di Maria Luigia, scampanava con la campana i falli.
Un seminarista era tanto goleador che l'avevano soprannominato il mitra. Nella notte, sul taxi, incrociarono l'auto guidata da un prete castrato chiamato Black out Palline di Flipper, altrimenti detto Flipper eunuco, e una perpetua mastodontica pugilessa.
L'Antelami aveva scolpito in una piastrella un match di pugilato, in cui in rilievo spiccava una pugile dalle spalle larghe come una apertura d'ali di cicogna e dalla schiena muscolata a forma di conchiglia.
Lo scalpellino aveva anche scolpito in un'altra formella un bambino deficentino che sullo sfondo di una latteria minuscola giocava con un flipper trecentesco e medievale dai birilli-pistoni a forma di comete, pandori, e panettoni.
Villa il nano, dormendo, si era sognato, una notte a Parma nel medioevo, quando la città era un paese di pochi borghi, una latteria-cornetteria vicino a Piazza Duomo, dai bianchi bricchi di latte, dove un bambino deficentello. figlio di un bovaro, che aveva capelli tinti color sedano elettrico e ai lobi dei salami pendenti come orecchini, chiamato Video Cagames, giocava a un flipper incandescente di luce e Villa il nano aveva ordinato un cappuccino sborroso di schiuma e un maritozzo a forma di bue. Poi il bambino spariva nei borghi dai palazzi color the o color formaggio somigliante al giallo delle mimose.

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