lunedì 24 giugno 2013

Il volo di cicogna







 
Villa il nano, una notte, scorse il volo di quattro cicogne. Una bianca, una grigia, una nera, e una d'oro. La bianca era il clitoride implume che in volo, stimolato dall'aria, accendeva la luce del regno dei cieli. La grigia era l'abbondanza di forfora nelle barberie del purgatorio. La nera era l'ingorgo di miliardi di carrozze da morto sulla Via Emilia. La d'oro era la gioia dei tifosi davanti a trofei in una sede di una squadra di calcio.
Villa il nano ne vide poi una in volo, attardata, color ciliegia, e si ricordò quando lui e il nano, chiamato Feudosmatico, avevano, all'asilo, impiccato a un albero di ciliegie in frutto un culturista chiamato Bodino Budolonghi dagli addominali a forma di fondo stagno e lavorato in rilievo di uno stampo di budino di rame.
Davanti alla scuola materna quel giorno lo era venuto a prendere un barbone stramiliardario i cui soldi, a mazzi come pesci flosci, gli uscivano dalle tasche e il mendicante ricchissimo era profumato di cento afrori di profumi.




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