Con
i vecchi fratelli della famiglia Bambolombi, che abitavano in una
vecchissima abitazione di Via Farini, in un isolato polveroso, Villa
il nano giocava con un calcio balilla gigante a maccheronica
deformazione profilattica del gioco.
I
giocatori, infatti, erano pupi siciliani con le fattezze dei politici
della destra e sinistra storica ottocentesca, e la palla era a forma
di cocomero e di melone foderata di seta colore di questi due poponi,
frutti della pepinide.
Nella
notte i servitori della famiglia, chiamati Fognano e Cloaoconi,
camerieri stagionali nella casa, nonché addetti alle pulizie e
delle turche, vasche di scolo a forma del volto del politico Farini,
con Villa il nano presero il taxi e girarono a zonzo per la città
e tutto il parmense.
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