venerdì 21 dicembre 2012

Il mondo del footbal



    Quell'epoca Villa il Nano la ricorderà per maialate ovvero mangiate di porchette, servite gonfie sui vassoi da camerieri girovaganti intorno alle immense tavolate sotto i portici di antichi casolari sprofondati in notti nebbiose nelle campagne parmigiane con giornalisti e assi passati del mondo del calcio e in questi fasti di Dio c'erano le divinità del fastidio: le mosche, minuscoli muscidi a forma di minuscoli bicipiti femminei che si posavano sui piatti e sui banchettanti con piroette degne di ginnaste e le mangiate di maiale terminavano in orge nella notte ai piani di sopra nel casolare e Villa il Nano e gli orgiaioli  tra i quali i calciatori Meazza, Piola e Libonatti finivano catapultati con scivolamento dei pavimenti in stanze dentro ad altre sanze e poi su successivi letti dalle lenzuola profumate di mughetto e lavanda nell'intimo del casolare; Villa il nano con i suoi compagni di letto a notte fonda si preparava un caffè con una caffettiera di forma minuscola di stadio di San Siro dal gorgoglio quando veniva su il caffè come piccoli boati dei tifosi e lontano sulla strada posavano prostitute dai polpacci e coscioni giganti innervositi e slanciati dai tacchi delle loro scarpe e le loro vulve erano le cappe mignon della notte e queste donne erano terzine di non si sa quale società calcistica. Le pareti della stanza erano affrescate di delicate e appena sfiorate da fette rosate di prosciutto  su cui era pennellato anche il bianco del grasso e Villa il Nano dormiva qui con Lodi, un tifoso rauco dell'Inter di Meazza.

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