Villa
il nano serviva i clienti vestito da cameriere, con una divisa bianca
da sala e dei bottoni con fetini imbalsamati di gazze bianche e nere.
Svolgeva il suo lavoro nella cornetteria-latteria interna al Regio,
il cui proprietario era il barista detto il Mucchino che soffiava il
latte con il beccuccio a forma di gola di baritono della macchina a
pressione.
Villa
il nano, da servo, era detto il Villoggionee e portava il caffè
sui palchi ai melomani. Serviva anche aperitivi gasandoli con il
sifone e mettendo nei bicchieri cubetti di ghiaccio a forma di
minuscoli Teatro Regio.
Finito
il turno di lavoro uscì dal teatro davanti al quale vide degli
africani dai piedi marocchi a forma di brioschone, tutti venditori di
burro cacao, giunti lì da Schia e Prato Spilla, mete
sciistiche dei parmigiani i quali cercavano di venderli agli
spettatori che sarebbero sciamati fuori.
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